Il russamento e le apnee notturne

Il russamento e le apnee notturne

La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, comunemente chiamata anche Sindrome delle apnee notturne, è una patologia cronica molto diffusa che comporta ripetute interruzioni dell’attività respiratoria durante il sonno, causate dal restringimento o dalla chiusura completa delle vie aeree superiori.

SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO

Questa patologia (in inglese Obstructive Sleep Apnea Syndrome - OSAS) è quindi caratterizzata da episodi multipli di apnee notturne che causano il risveglio frequente dei soggetti che ne sono affetti. Questi risvegli possono essere anche brevissimi (talvolta solo 2 o 3 secondi) e una persona in genere non ne ha nemmeno il ricordo il mattino seguente, ma possono verificarsi anche centinaia di volte in una notte, impedendo di fatto al paziente di riposare adeguatamente.

La sindrome delle apnee notturne si manifesta con:
• russamento
• ostruzione respiratoria nasale
• sonno non riposante
• cefalea al risveglio
• eccessiva sonnolenza diurna
• aumentato rischio cardiovascolare

DIAGNOSI PER DEFINIRE IL GRADO DI GRAVITA'

Diagnosticare per tempo la malattia può essere fondamentale. Se si ha il sospetto di essere in presenza di una OSAS, il paziente deve essere esaminato per definire in maniera precisa la diagnosi e il grado di gravità delle apnee. Esistono vari esami e valutazioni che aiutano ad inquadrare la condizione del paziente.

- Polisonnografia

Attraverso la registrazione di numerosi parametri (russamento, apnee, ipopnee, movimenti del corpo, movimenti del torace e dell’addome, ossigenazione del sangue, frequenza del battito cardiaco) si può rilevare la presenza e la gravità delle alterazioni respiratorie durante il sonno.

- Visita Otorinolaringoiatrica

Permette di riconoscere la presenza di anomalie anatomiche correlabili alla sindrome:
• ostruzione nasale cronica
• macroglossia
• ipertrofia tonsillare
• aumento della circonferenza del collo
• retrusione mandibolare
• posizione bassa dell’osso ioide

- Manovra di Muller

E’ un esame eseguito con il paziente cosciente e ha il vantaggio di essere di breve durata e ben tollerato. Consente di effettuare una valutazione statica e dinamica delle prime vie aeree mediante l’utilizzo di uno strumento flessibile collegato a un monitor. Fornisce indicazioni utili sulla sede ed il grado di collasso delle pareti del faringe.

- Sleep Endoscopy

E’ una valutazione endoscopica condotta in sala operatoria durante un sonno indotto farmacologicamente. Ha una durata di pochi minuti e consente di osservare e stabilire i relativi livelli di ostruzione durante il passaggio dell’aria. Ricreando una condizione del tutto identica a quella del sonno fisiologico questa metodica rappresenta l’esame più attendibile e preciso per lo studio delle apnee notturne.
E’ svolto di solito in regime di day-hospital.

SCELTA DELLA TERAPIA PIU' EFFICACE

Dopo aver definito la diagnosi si potrà deciderà l'iter terapeutico più adeguato allo stato della patologia e alle condizioni del paziente.

1. Terapia medico-comportamentale, che prevede:

• calo ponderale (se paziente in sovrappeso)
• terapia farmacologica dell’ostruzione nasale
• terapia del reflusso gastro-esofageo
• abolizione di alcool

2. Terapia strumentale-protesica, che si avvale di speciali strumenti da applicare durante le ore notturne:

• N-CPAP (Paziente con dispositivo n-CPAP)
• MAD (mandibular advancement device)
Si tratta di dispositivi orali da applicare sui denti durante la notte che provocano un avanzamento mandibolare graduale, con il risultato di un aumento del tono della muscolatura linguale. Si ottiene così una netta riduzione del collasso linguale durante la posizione supina.

3. Terapia chirurgica, che ha la finalità di modificare la struttura della via aerea rimuovendo le anomalie morfologiche responsabili dell’ostruzione:

CHIRURGIA NASALE
Una ostruzione a livello delle fosse nasali è una condizione costantemente presente nei pazienti affetti da russamento ed apnee notturne. La chirurgia nasale riduce in modo significativo sia il russamento che la sonnolenza diurna.
La chirurgia nasale consiste a seconda dei casi di:
• turbinoplastica (mediante Radiofrequenze)
• settoplastica

CHIRURGIA OROFARINGEA
Consiste nel rimodellamento dell’area del palato molle e dell’orofaringe in quanto il collasso di queste zone risulta determinante nel causare apnee e russamento notturno per cui una corretta chirurgia di queste sedi garantisce ulteriori benefici al paziente. Si differenziano interventi mini-invasivi (radiofrequenza) ed interventi invasivi (faringoplastica).

LE APNEE DEL SONNO NEL BAMBINO

La sindrome delle apnee del sonno (OSAS) presenta classicamente due picchi di incidenza:
1. uno nella prima infanzia (2-6 anni)
2. uno nell’età adulta (40-60 anni)
Va evidenziato che a differenza dell’adulto, una cattiva qualità del sonno nel bambino determina una condizione di iperattività simile a quella che caratterizza il disturbo di disattenzione.
Attualmente si stima che circa il 2-3% della popolazione pediatrica sia affetta da OSAS e che una percentuale ancora maggiore di bambini (8-27%) presenti un russamento abituale. La diagnosi di OSAS nell’età pediatrica è più rara che nell’adulto.

CAUSE

Il principale fattore determinante la sindrome OSAS nel bambino è rappresentato dall’ipertrofia adeno-tonsillare. Altro elemento che sembra associarsi a tale disturbo nel bambino è il sovrappeso.

TERAPIA

L’intervento di adeno-tonsillectomia rimane la terapia da prediligere per l’OSAS in età pediatrica, sia nei bambini altrimenti sani sia in quelli che presentano comorbidità. Anche in tali casi, infatti, la chirurgia adenotonsillare, pur non risolvendo tutti i fattori patogenetici, migliora la pervietà delle vie aeree superiori e riduce la gravità dei sintomi.

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